Questa nuova mostra di design è il dito medio per i mobili imitativi
"Hearst Magazines e Yahoo possono guadagnare commissioni o entrate su alcuni articoli attraverso questi collegamenti."
Come molti altri nel settore, Colony, una galleria di design e comunità di New York, è stata chiusa innumerevoli volte. "Non posso nemmeno elencarli tutti, è così, così tanto, è pazzesco", afferma il co-fondatore Jean Lin. "Non possiamo davvero arrabbiarci perché è ovunque... dobbiamo solo trovare una via positiva da seguire."
Non è nemmeno una situazione unica, dato che le imitazioni di rivenditori, hotel e persino altri designer stanno diventando sempre più comuni. La soluzione di Lin? "The Knockoff Show", una nuova mostra presso lo showroom di Colony che fa luce e invita a conversazioni su questa pratica diffamata.
Lin ha incaricato nove designer indipendenti di creare nuovi lavori che prendessero spunto da qualcosa o qualcun altro. Alcune opere, quindi, sono meno imitazioni e più referenziali, come una credenza di Grain che solleva il suo motivo a scacchiera dall'immagine di una porta del XIX secolo realizzata da un artista Baule. Altri rispondono al brief in modo più diretto: Chrome Manifold I di Erickson Aesthetics copia direttamente la forma dell'iconica sedia Ekstrem (un design postmoderno creato da Terje Ekstrøm nel 1984), sostituendo le sue curve morbide con un tubo fognario con finitura cromata. "Penso che ci sia anche l'idea che nulla sia completamente originale", dice Lin della curatela. "Si tratta di capire dove troviamo la nostra ispirazione, e a che punto l'ispirazione si trasforma in copia?"
Una delle interpretazioni più letterali della visione di Lin arriva tramite Bec Brittain, che mette fuori gioco il venerato design della Branching Bubble di Lindsey Adelman. Soprannominato "Lindsey Adams", un riferimento sfacciato al nome da nubile di Adelman, parla direttamente del dilagante copia e incolla che avviene nello spazio di illuminazione; allude anche alla carriera di Brittain come parte dello studio di Adelman.
Per Lin, la speranza è che "The Knockoff Show" possa trasformare sentimenti di rabbia e frustrazione in discussioni più produttive, idealmente in discussioni che possano sedare del tutto la tendenza alla copia. "Piuttosto che dire: 'Queste persone mi hanno steso', penso che la conversazione in questo spettacolo riguardi più la creatività generativa verso il futuro", afferma Lin. "Puntare il dito in un cerchio non porta davvero da nessuna parte."
Potrebbe piacerti anche
Dall'archivio: visita il rilassato ritiro degli Hamptons di Sarah Jessica Parker
75 cucine piccole (ma potenti) da cui trarre ispirazione proprio in questo istante
Potrebbe piacerti anche